Avvelenamento da cipolla

Intossicazioni e avvelenamenti (ep. 2)

Cipolla, aglio, porro e uva/uvetta: sono davvero tossici?

Da Veterinario e nutrizionista questa è una delle domande che mi viene rivolta più spesso. Ci sono alcuni tipi di dieta che spesso inseriscono anche l’aglio come nutriente. Oppure ci sono molti clienti che danno quasi quotidianamente, come premio, degli acini di uva. Quindi sono davvero tossici? Cosa dice la Scienza? Vediamoli uno per uno.

Cipolla

La cipolla (Allium cepa), della famiglia delle Liliaceae, può essere pericolosa se ingerita in grosse quantità, soprattutto per certe specie animali e per certe razze. Tutto l’ortaggio è tossico, buccia compresa, sia da crudo che da cotto.Avvelenamento da cipolla
Anche se molto difficilmente un gatto mangerà cipolla, questa specie è molto più suscettibile rispetto al cane a causa si una diversa struttura dell’emoglobina (composto presente sui globuli rossi adibito al trasporto di ossigeno) e di una carenza dei composti anti-ossidanti. Tra i cani, invece, le razze più sensibili a questo tipo di avvelenamento sono quelle “giapponesi”, come Akita Inu, Shiba Inu, ecc.

Meccanismo d’azione. Ma come avviene questo avvelenamento? Questo paragrafo spiega il meccanismo d’azione del danno da parte della cipolla; poiché può risultare complesso ai “non addetti ai lavori”, per chi volesse può passare direttamente al paragrafo successivo. Le cipolle sono ricche di composti solforati i quali, una volta metabolizzati, diventano dei potenti agenti ossidanti. Il glutatione ridotto (GSH) è un potente antiossidante che previene il danno ossidativo in molti processi biologici. Alcuni organi, come l’intestino, il fegato, i reni e i globuli rossi, sono molto ricchi di GSH poiché molto sensibili ai danni ossidativi. Se il GSH viene “consumato” per l’ossidazione dei composti sulforati provenienti dalla cipolla, tali organi risultano esposti ai danni dello ione perossido. Tra i più sensibili allo ione perossido ci sono i globuli rossi: esso “denatura” (danneggia) l’emoglobina con la formazione di precipitati all’interno degli stessi globuli rossi (Corpi di Heinz) e conseguente rottura della membrana con l’insorgenza di anemia. I gatti, poiché hanno i globuli rossi molto più suscettibili ai danni ossidativi, sono estremamente più sensibili a questo tipo di intossicazione.

DL50. La dose tossica è molto alta e corrisponde, in media, allo 0,5% del peso totale dell’animale. L’American Society for the Prevention of Cruelty to Animal (ASPCA) riporta che su 23 casi di ingestione di cipolla (20 cani e 3 gatti) solo 6 cani e 1 gatto hanno presentato sintomi da avvelenamento.

Avvelenamento da cipollaSintomi. Come faccio ad accorgermi se il mio animale può essersi avvelenato con la cipolla? Essi possono essere pallore delle mucose, debolezza, depressione, aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, vomito, diarrea e, soprattutto, …alitosi da cipolla!

Trattamento. Esso dipende dalla gravità dei sintomi. Se la cipolla è stata ingerita nelle 2 ore precedenti la visita dal Veterinario si può optare per indurre il vomito nell’animale. Se l’esame emocromocitometrico manifesta segni di emoglobinemia o si osserva emoglobinuria (urine color coca cola) si dovranno intraprendere tutte le procedure per un eventuale danno eritrocitario con anche trasfusione nei casi gravi. A medio termine l’alimentazione può assumere un ruolo importante in quanto il digiuno o una dieta ipoproteiche possono causare una diminuzione della sintesi di glutatione potenziando l’effetto ossidativo.

Aglio e porro

L’aglio (Allium sativum) e il porro (Allium porrum) fanno parte della stessa famiglia della cipolla.Avvelenamento da cipolla

L’ingestione di aglio da parte di un animale è un evento che capita raramente per causa accidentale, molto spesso è il proprietario a darglielo nel cibo. Perché succede? Perché l’aglio è considerato una alimento che uccide i parassiti intestinali, aiuta la pressione, detossifica il fegato e i reni, uccide i batteri, ecc. Ma tutti questi effetti benefici su quale “specie animale” sono descritti? Esatto, proprio nell’uomo! Attenzione quindi, perché molti alimenti che non hanno effetto sull’uomo, o che sono salutari, possono essere molto tossici per i nostri amici a quattro zampe!
L’aglio e il porro, ma in modo particolare il primo, ha un effetto tossico che è 5 volte quello della cipolla! Ed essendo della stessa famiglia della cipolla (Allium) il meccanismo di tossicità è lo stesso, così come i sintomi e il trattamento; inoltre, anche le specie (gatto) e le razze (giapponesi) che sono più sensibili alla cipolla hanno la stessa maggiore sensibilità anche per aglio e porro.

Quindi attenzione! Dosi molto basse possono essere innocue ma, come sempre, ogni animale reagisce in modo diverso alla stessa dose!

Uva e uvetta/uva passa

L’uva (Vitis vinifera) fresca o passita è un bocconcino molto gradito soprattutto ai nostri cani perché è piccola, succosa e dolce…niente di meglio che mangiarsi un po’ di acini! Anche il gatto può essere attratto dal masticare qualche acino ma, per via del suo carattere sempre un poco schivo, solitamente l’ingestione di uva è rara e quasi mai più di 1-2 acini; inoltre, non sono stati descritti casi conclamati di intossicazione da uva in questa specie. Ma il mangiare uva può portare dei problemi al mio animale? A questa domanda non c’è una risposta univoca perché il meccanismo d’azione della tossicità rimane ancora sconosciuto anche se vengono descritte lesioni all’epitelio del tubulo prossimale. Inoltre, non è nemmeno spiegata la ragione per cui alcuni animali mangiano uva senza nessuna conseguenza mentre altri, anche a dosaggi molto bassi, sviluppano i sintomi da intossicazione.Avvelenamento da cipolla

Quali sono i sintomi? Solitamente, i primi a comparire sono quelli gastroenterici: già dopo poche ore dall’ingestione si possono osservare vomito, diarrea, letargia, anoressia. Successivamente, si possono avere lesioni più gravi che sono rivolte al rene; la conseguenza è un innalzamento della creatinina e dell’urea con conseguente sviluppo di insufficienza renale acuta (Acute Renal Insufficiency – ARF) oligurica o anurica.

La diagnosi avviene, come per altre intossicazioni che portano ad ARF (glicole etilenico, colecalciferolo, ecc.), attraverso l’associazione dei segni clinici e dei reperti diagnostici con l’anamnesi.

Esiste una terapia? Certamente, ma il suo successo dipende dal momento in cui essa inizia e dalle condizioni dell’animale. Nel caso in cui l’ingestione fosse avvenuta da poco, l’induzione del vomito aiuterebbe ad allontanare il tossico dall’organismo mentre, nel caso in cui i sintomi si limitassero all’apparato gastroenterico, una buona fluido terapia con terapia di supporto sintomatologica potrebbe aumentare il tasso di successo. Nel caso in cui, sfortunatamente, le lesioni fossero a livello renale, la prognosi diventerebbe sempre più riservata fino ad arrivare a quella infausta nei casi di ARF anurica in cui il rene non riesce più a produrre urina.

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