Intossicazioni e avvelenamenti (ep. 1)
Avvelenamento da cioccolata: il mio cane può morire?
Il tuo cane o il tuo gatto hanno mangiato della cioccolata e non sai cosa fare? Hai sentito parlare dell’avvelenamento da cioccolata, il tuo cane ha rubato un cioccolatino e pensi possa essersi avvelenato? Per festeggiare hai dato un pezzo di dolce al tuo cane con del cioccolato dentro e ha iniziato ad avere affanno e bere di più? Sei nel dubbio e non sai cosa fare? Se vuoi la risposta a queste ed altre domande continua a leggere l’articolo!
A noi veterinari capita molto spesso, soprattutto durante le vacanze invernali, di ricevere richieste di aiuto e informazioni perché il proprio animale, quasi sempre cane, ha rubato e mangiato delle tavolette di cioccolato, dei cioccolatini o dolci a base di cioccolato. A volte può capitare, perché fatto senza pensarci, che sia il proprietario stesso a darglieli di nascosto da sotto il tavolo! A quel punto, ricordandosi di cose lette su internet o perché gli amici o parenti presenti lo fanno notare, ti viene in mente la frase che “il cioccolato è veleno per il cane”. Frase che hai sentito mille volte. A quel punto sorgono mille domande e mille dubbi e si entra nella fase di panico da avvelenamento. Una mente lucida e ragionevole è l’arma che potrebbe salvare il tuo animale dalla morte e la tua persona dallo stress!
Vediamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere sull’avvelenamento da cioccolato, caffè e tè e come calcolare le dosi tossiche. Eh si, perché non è solo il cioccolato a contenere sostanze velenose per il nostro cane, ma anche il caffè e il tè possono dare problemi!
Le sostanze che provocano tossicità si chiamano metilxantine e di questo gruppo fanno parte la teobromina, contenuta soprattutto nel cioccolato, la caffeina, contenuta nel caffè e la teofillina, contenuta nel tè. Poiché spesso la tossicità riguarda la teobromina, per brevità tratteremo solo questo composto considerato che, chimicamente, essa è molto simile alla caffeina e alla teofillina.
Teobromina
La teobromina è un alcaloide naturale presente nei semi di cacao e, in piccola quantità, anche nelle foglie del tè e in altri 60 tipi di piante diverse. Essa presenta un’attività stimolante il sistema nervoso centrale, agendo sulle sinapsi, una funzione diuretica lieve e un modesto effetto vasodilatatore. La digestione di questa molecola avviene nello stomaco in 6-10 ore dopo il suo consumo e l’emivita nel sangue è di circa 17 ore.
Sintomi
I sintomi dell’avvelenamento da teobromina dipendono dalla quantità ingerita. In piccole dosi possono anche non dare sintomi o possono manifestarsi con nausea e/o vomito e/o diarrea solitamente autolimitanti in 24 ore. In dosi crescenti possono manifestarsi sintomi gastrointestinali, con vomito e diarrea a getto più frequenti e gravi rispetto alle dosi lievi, o alterazioni neurologiche con spasmi, convulsione e morte; a volte può essere presente un’aumentata poliuria (maggiore quantità di urine espulse) e polidipsia (maggiore quantità di acqua ingerita).
Trattamento
Non esiste un “antidoto” per la teobromina e la terapia è sintomatologica. Considerata la lunga permanenza nello stomaco, anche dopo 4-6 ore dall’ingestione potrebbe essere utile indurre il vomito per svuotare il contenuto gastrico e, se necessario, eseguire una lavanda gastrica. Nel caso in cui fossero già insorti i primi sintomi, siano essi gastrointestinali o neurologici, la terapia è urgente e mirata al sintomo stesso; consigliamo, pertanto, l’immediata visita da parte di un Medico Veterinario che avvierà tutte le procedure terapeutiche del caso per salvare il tuo animale.
Dosi tossiche: quanto cioccolato deve mangiare il mio cane perché sia tossico?
La teobromina è tossica qualunque sia la dosa ma la gravità dipende dal peso dell’animale e dal tipo di alimento ingerito poiché ogni tipo di cioccolato presenta concentrazioni di teobromina differenti. La DL50, che è la dose minima in somministrazione singola che uccide il 50% della popolazione testata, è di 100-200 mg/Kg ma segni clinici gravi possono comparire anche con dosi inferiori. L’APCC (Animal Poison Control Center) osserva che segni clinici da lievi a moderati si possono riscontrare con dosi di 20 mg/Kg, da moderati a gravi con dosi di 40-50 mg/Kg e da gravi a mortali con dosi superiori a 60 mg/Kg e consiglia la terapia nel caso di ingestioni superiori a 20 mg/Kg.
Contenuto di teobromina negli alimenti
Quali sono gli alimenti che contengono teobromina? E in quale concentrazione?
Ecco una piccola lista degli alimenti più comuni che contengono teobromina (fonti Dietabit e Bollettino AIVPA).
Cacao amaro in polvere: 20,6 mg/g
Cacao in polvere: 17,6 mg/g
Cioccolata calda: 16,0 mg/g
Cioccolato fondente 70-85%: 8,0 mg/g
Cioccolato fondente 60-70%: 6,3 mg/g
Cioccolato fondente 45-60%: 4,9 mg/g
Cioccolato al latte: 2,1 mg/g
Wafers al cioccolato: 2,2 mg/g
Dolci al cioccolato: 1,2 mg/g (valori medi, dipende dal cacao utilizzato)
Crostata al cioccolato: 1,0 mg/g (valori medi, dipende dal cacao utilizzato)
Ci sono molti altri alimenti da forno e da pasticceria a base di cioccolato, ma solitamente hanno contenuti di teobromina inferiori: essa dipende, però, dal tipo di cioccolato utilizzato.
Calcolo della dose di teobromina ingerita dal proprio cane/gatto
Calcolare la dose di teobromina ingerita aiuta a capire il livello di urgenza dell’avvelenamento. Facciamo alcuni esempi.
ATTENZIONE! Poiché il cane e il gatto sono esseri viventi, possono reagire in modi diversi alle stesse dosi di teobromina e qualunque dose può provocare sintomi anche gravi! Pertanto si consiglia di mettersi SEMPRE in contatto con un Medico Veterinario per valutare ogni singolo caso.
Esempio 1
Il mio cane pesa 27 Kg e ha mangiato un pezzo di cioccolato fondente al 75% valutato in circa 30 g: quanta teobromina ha ingerito? Mi devo preoccupare?
Considerato che la concentrazione della teobromina nel cioccolato fondente al 75% è di 8,0 mg/g, il mio cane ha ingerito 240 mg di teobromina (30 x 8,0) che, diviso per il peso (240 mg / 27 Kg), fa 8,9 mg/Kg di teobromina: come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, la dose minima a cui l’APCC consiglia la terapia è di 20 mg/Kg: con 8,9 mg/Kg potrebbero essere possibili alcuni sintomi gastrointestinali lievi (nausea, vomito, diarrea, apatia, ecc.) probabilmente autolimitanti in 24 ore ma attenzione che possono comparire anche sintomi più gravi!
Esempio 2
La stessa quantità di cioccolato dell’esempio 1 è mangiata dal mio cagnolino che pesa 7,5 Kg: mi devo preoccupare? Facciamo gli stessi calcoli. Il cane ha ingerito 240 mg di teobromina che, diviso per il peso, corrisponde a 32 mg/Kg: assolutamente SI, questa è una dose che può mettere in serio pericolo di vita il tuo cane e bisogna recarsi immediatamente dal Veterinario!
Esempio 3
Il mio cane, che pesa 5,6 Kg, ha rubato 3 cioccolatini da tavolo e se li è mangiati, cosa succede? Devo portarlo d’urgenza dal Veterinario?
Calcolare la dose di teobromina in un cioccolatino è molto difficile perché dipende dal peso, dal tipo (se ripieno o no) e dal cioccolato usato (fondente, fondente extra, latte, ecc.).
Il peso di un cioccolatino è molto variabile: andiamo dai 2-3 g di quelli classici da caffè fino ai 14-15 dei cioccolatini più grandi: per il nostro esempio, ipotizziamo un cioccolatino fondente medio da 8 g.
Calcoliamo la dose di cioccolato ingerita: 8 x 3 = 24 g che, ipotizzando un fondente medio (concentrazione 6,3 mg/g), portano la dose di teobromina ingerita a 6,3 x 24 = 151,2 mg. A questo punto dividiamo la dose ingerita per il peso e abbiamo 27 mg/Kg: dose preoccupante, recarsi subito da un Medico Veterinario.
Se il cioccolatino fosse stato quello da caffè del peso di 2 g, la quantità da ingerire per raggiungere la stessa concentrazione sarebbe stata il quadruplo (12 cioccolatini), quindi accertarsi sempre del peso medio e del tipo di cacao del cioccolatino ingerito.